{"id":157,"date":"2020-10-19T16:51:53","date_gmt":"2020-10-19T14:51:53","guid":{"rendered":"https:\/\/astropills.it\/?p=157"},"modified":"2020-10-23T15:14:23","modified_gmt":"2020-10-23T13:14:23","slug":"la-regola-del-600-come-funziona","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/astropills.it\/la-regola-del-600-come-funziona\/","title":{"rendered":"La regola del 600 (o del 500): cos’\u00e8 e come funziona"},"content":{"rendered":"\n

La regola del 600, a volte chiamata erroneamente anche del 500, \u00e8 una convenzione fotografica<\/strong> adottata per calcolare i tempi di esposizione quando si fotografano le stelle<\/a><\/strong>. In particolare serve per calcolare il tempo di posa prima che si verifichi un fenomeno chiamato star trailing<\/strong>, ovvero l’allungamento delle stelle nello scatto fotografico.<\/p>\n\n\n\n\n\n\n\n

Questo fenomeno si verifica perch\u00e9 il nostro pianeta, ruotando, crea un moto apparente della volta celeste dandoci l’impressione che le stelle si muovano durante la notte. Per la precisione la Terra ruota ad una velocit\u00e0 di 15\u00b0 ogni ora<\/strong>, il perch\u00e9 di questo numero \u00e8 facilmente spiegabile con il fatto che essa ruota di 360\u00b0 in 24 ore, ergo 360 \/ 24 = 15.<\/p>\n\n\n\n

La regola del 600 ci viene in soccorso quando vogliamo fare una fotografia notturna per esempio ad un paesaggio, alle stelle stesse o alla Via Lattea e vogliamo evitare questo difetto visivo, ottenendo stelle puntiformi come spilli.<\/p>\n\n\n\n

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