{"id":244,"date":"2020-11-23T17:23:00","date_gmt":"2020-11-23T15:23:00","guid":{"rendered":"https:\/\/astropills.it\/?p=244"},"modified":"2020-11-24T10:24:44","modified_gmt":"2020-11-24T08:24:44","slug":"bias-e-dark-flat-in-astrofotografia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/astropills.it\/bias-e-dark-flat-in-astrofotografia\/","title":{"rendered":"Calibrazione con Bias e Dark Flat in Astrofotografia"},"content":{"rendered":"\n

Sempre pi\u00f9 spesso nella calibrazione dei dati nei CMOS moderni si parla della differenza tra bias e dark flat<\/strong> in astrofotografia e quando usare l’uno o l’altro approccio.<\/p>\n\n\n\n\n\n\n\n

Cominciamo innanzitutto con il parlare di cosa sono questi due tipi di frame di calibrazione<\/a>.<\/p>\n\n\n\n

Cosa sono e a cosa servono i bias?<\/h2>\n\n\n\n

I bias servono per eliminare il rumore di lettura<\/strong> dai nostri light e anche dai rispettivi flat frame di calibrazione. Viene spesso anche chiamato anche readout noise o RON<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n

Questo avviene mediante la sottrazione del master bias dal master dark<\/strong> e poi successivamente sottraendo il master dark ottenuto dai frame da calibrare. Questo discorso vale sia per i light che i flat frame<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n

Riassumendo velocemente i master frame presenti nel workflow di elaborazione, questi sono:<\/p>\n\n\n\n