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Il cielo di dicembre in astrofotografia: cosa fotografare

Arriva il cielo di dicembre e molti astrofili, soprattutto quelli alle prime armi, si chiedono cosa fotografare!

Dicembre è sicuramente il mese che vede come protagonista la costellazione di Orione, il cacciatore. Difatti con le sua enorme varietà di nebulose la fa da padrone nei cieli notturni.

Tuttavia dicembre non fa solo rima con Orione (no, infatti non fa rima nemmeno un po’! 😀 ). E’ il mese che vede nebulose come la California nella costellazione del Perseo, la Granchio nel Toro e la Girino e Flaming Star in Auriga.

Procediamo con calma e vediamo la top 3 dei soggetti più gettonati per questo mese natalizio.

Nebulosa di Orione (M42)

M42-Running Man
La meravigliosa nebulosa M42 con a sinistra la nebulosa Running Man.

La nebulosa di Orione è una nebulosa diffusa che troviamo nelle stelle compongono la spada del cacciatore, accanto alla Running Man. Questo bellissimo oggetto del cielo profondo che ricorda quasi un fiore appena sbocciato, è la regione di formazione stellare più vicina al nostro pianeta, dista solamente 1344 anni luce.

Caratteristica per la forte presenza di idrogeno che ne denota il colore roseo-rossastro, in realtà questa nebulosa presenta diverse nebulose a riflessione all’interno. Pertanto si presta bene alla fotografia a banda larga più che a banda stretta, con filtri che al massimo aiutano a combattere l’inquinamento luminoso.

Il mio consiglio per fotografare la nebulosa di Orione è:

Camere a colori

  • Gain basso, quello che vi dà il maggior range dinamico perché di segnale ne avrete parecchio. Con una ASI 294 MC userei 120, con una reflex invece ISO 400-800.
  • Filtri leggeri anti inquinamento luminoso. Non usate filtri troppo aggressivi in quanto M42 è ricchissima di colore!
  • Tempi di posa di 60 secondi, ma è consigliabile usare un approccio HDR per il nucleo. Io ho usato pose da 15, 60 e 180 secondi. Ovviamente ricordatevi di prendere i dark per ciascun set. 🙂

Camere monocromatiche

  • Anche qui gain basso come per le camere a colori.
  • Filtri LRGB più Ha per potenziare le regioni di idrogeno ed applicare la banda stretta al rosso e alla luminanza
  • Tempi di posa come per le OSC, l’HDR è preferibile seppur il processo sia molto lungo con 4 filtri da utilizzare!

Tempo totale di posa: almeno un paio d’ore.

Nebulose Testa di Cavallo e Fiamma (IC 434 – NGC 2024)

Le nebulose Testa di Cavallo e Fiamma nella cintura di Orione.

Altre due eccellenze del cielo di dicembre sono queste due nebulose, la prima oscura e la seconda ad emissione. Si trovano a ridosso di Alnitak (Zeta Orionis) nella parte più ad est della cintura di Orione.

La testa di cavallo è molto caratteristica per la sua forma che ricorda il cavallo degli scacchi e si presta bene sia al campo largo che a quello ristretto.

La fiamma invece si fotografa spesso in combinazione con IC 434, ma anche presa singolarmente è spettacolare. Sembra un vero e proprio focolare cosmico grazie alle polveri che ne denotano i dettagli più scuri.

Il mio consiglio per fotografare queste nebulose è:

Camere a colori

  • Gain medio (unit) o alto se usate filtri a banda stretta.
    Con una ASI 294 MC userei sempre 120, con una reflex invece ISO 800-1600.
  • Filtri a banda stretta come l-eNhance o l-eXtreme. E’ possibile fare anche una sessione senza filtri a banda stretta per recuperare il colore naturale RGB, soprattutto delle stelle e ricombinarlo poi in PixInsight.
  • Tempi di posa di 300 secondi almeno, ma con la reflex mi spingerei anche oltre soprattutto se non modificata. Essendo ricche di Ha la modifica fa un’enorme differenza.

Camere monocromatiche

  • Qui userei un gain più alto, con la mia ASI 1600 uso gain 200 ed offset 50 per i soggetti nebulari.
  • Filtri Ha più RGB per una elaborazione HaRGB. Mi raccomando a tenere bilanciato il tempo totale di posa e della banda stretta altrimenti avrete un’immagine finale con colori slavati!
  • Tempi di posa come per le OSC, almeno se state lavorando con sensori CMOS.

Tempo totale di posa: almeno 5h.

Nebulosa California (NGC 1499)

La nebulosa California nella costellazione del Perseo.

Come vi dicevo non c’è soltanto Orione come protagonista del cielo di dicembre! Questa nebulosa ad emissione collocata nella costellazione del Perseo, fu scoperta dal celebre Edward Barnard nel 1884. Prende il nome dalla forma che ricorda lo stato americano e pur essendo molto estesa ha una bassa luminosità superificiale. E’ una regione che emette principalmente nello spettro Ha e Hb.

Il mio consiglio per fotografare la nebulosa California è:

Camere a colori

  • Gain medio (unit) o alto se usate filtri a banda stretta.
    Con una ASI 294 MC userei sempre 120, con una reflex invece ISO 1600.
  • Filtri a banda stretta come l-eNhance o l-eXtreme. E’ possibile fare anche una sessione senza filtri a banda stretta per recuperare il colore delle stelle e ricombinarle poi in PixInsight.
  • Tempi di posa di 300 secondi almeno, ma anche qui con la reflex mi spingerei oltre. Se la vostra reflex non è modificata lasciate perdere questo soggetto, sarebbe troppo debole.

Camere monocromatiche

  • Anche qui userei un gain alto, è un soggetto debole che ha bisogno di molta integrazione e un bel boost di gain.
  • Filtri Ha più RGB per una elaborazione HaRGB. In alternativa potete tentare una elaborazione SHO, ma preparatevi a integrare molto ossigeno del quale questa nebulosa è estremamente povera.
  • Tempi di posa come per le OSC, almeno se state lavorando con sensori CMOS.

Tempo di posa totale: almeno 6-8h.

Se volete saperne di più su altri oggetti del cielo di dicembre vi lascio il link al mio canale YouTube e sappiate che c’è una serie dedicata mese per mese a questo argomento!

Cieli sereni!

2 risposte su “Il cielo di dicembre in astrofotografia: cosa fotografare”

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